
L’ex Empoli Marco Marchionni, attuale allenatore del Novara, parla della squadra azzurra: ieri e oggi, in esclusiva per CalcioEmpoli
Cosa ha significato l’ingresso dell’Empoli nella tua vita?
“Empoli, tuttora, è per me una seconda casa. Una seconda famiglia che mi ha trasmesso tanti insegnamenti. Ho un ricordo fantastico legato al club, appena ne ho la possibilità osservo le partite della squadra. La vittoria del Viareggio la porto dentro. Ho un debito di riconoscenza nei confronti del presidente Fabrizio Corsi, che tanti anni fa fu l’unico a credere nel sottoscritto. Da lì ho iniziato la mia carriera nel professionismo“.
La squadra azzurra, in questa stagione, è stata a due facce: Dottor Jekyll e Mr. Hyde. Quale il tuo parere sul campionato empolese?
“Sì, vero: l’Empoli ha disputato un ottimo girone d’andata mettendo fieno in cascina, che poi si è rivelato utile nella seconda metà del campionato. C’è stato un calo di rendimento e qualche difficoltà, la classifica lo testimonia: però sostengo che gli azzurri abbiano il margine e le qualità per non correre rischi da qui alla fine. In massima serie non puoi permetterti dei cali sul lungo periodo“.
Sei d’accordo sul generale apprezzamento nei confronti della società toscana?
“Il club ha comunque dimostrato di poter esprimere un buon gioco, confermandosi una realtà importante“.
Oggi sulla panchina del Novara in Serie C: il bicchiere è mezzo pieno?
“C’è rammarico, perché la separazione ad agosto ha interrotto il percorso. Dopo il mio ritorno siamo riusciti a ritrovarci e ora siamo concentrati per chiudere nel migliore dei modi: ci occorre una vittoria per la certezza matematica dei playoff, dove proveremo a dire la nostra“.
