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ESCLUSIVA – Picano: “Empoli, il sogno. La telefonata di Salvemini”

Difensore azzurro agli albori dell’esperienza del club in Serie A, Natale Picano rivive la sua avventura all’Empoli in esclusiva per CalcioEmpoli

LA CHIAMATA. “Il mio arrivo ad Empoli? Ricordo che mi allenavo da solo a casa, perché la Ternana non mi aveva rinnovato il contratto. Una mattina ricevo una telefonata dal grande Mister Gaetano Salvemini che mi dice: ‘Ho bisogno della tua esperienza per guidare questa pattuglia di giovani‘. Accettai senza esitazione! Arrivo il giovedì e la domenica mi ritrovo già in campo, per l’esordio a Catania: vincemmo per 1 a 0“.

IL SOGNO. “La mia esperienza empolese è stata bellissima, perché ho coronato il sogno della mia carriera: dopo tanta gavetta, poter giocare finalmente in Serie A. Il massimo. Il ricordo più piacevole che conservo è il debutto in A con la vittoria sull’Inter, prima domenica di campionato“.

SALVEMINI. “Gaetano Salvemini ha rappresentato la figura più importante della mia intera carriera di calciatore. Tra noi c’era una grandissima stima reciproca. Mi ha voluto con sé alla Casertana, poi alla Ternana ed infine nell’Empoli. Grande persona“.

TALENTI. “Tra i compagni di squadra più talentuosi ricordo Francesco Della Monica, poi Marco Osio. Senza scordare Francesco Baiano con cui dividevo l’appartamento: abbiamo vissuto un anno bellissimo ed indimenticabile. L’avversario che mi ha fatto più soffrire è stato Diego Armando Maradona. Immenso“.

EMPOLI. “Il rapporto con Empoli si è diradato nel tempo. Però sento spesso l’ex presidente Pinzani: grande dirigente e e spessore umano notevole“.

OGGI. “Faccio il pensionato e mi occupo di fare il ds per una squadra di Eccellenza, il Monreale. Vivo a Palermo, nella splendida Mondello“.


IL PROFILO.

Natale Picano è nato a Palermo il 16 ottobre 1952. Libero, disputa le prime stagioni da professionista tra Trapani e Alcamo. Dopo Campobasso debutta in B con il Taranto, in un match contro la Pistoiese: è il 16 settembre 1979. Dopo i quattro anni in Puglia passa anche per la Casertana. Ha la chance di vestire la maglia della sua città, Palermo, però non trova spazio e “ripara” a Terni. Tanta gavetta, ripagata dalla chiamata di Salvemini all’Empoli che nel 1985-86 strappa la prima Serie A della sua storia. Nella massima categoria esordisce nella clamorosa vittoria contro l’Inter: Picano va verso i 34 anni. Quella con i nerazzurri è la prima delle 10 presenze in quell’annata, destinata a restare l’unica della carriera in A. Lascia Empoli nel 1987 per terminare in Sicilia, prima al Trapani e poi alla Folgore Castelvetrano.

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