Il calcio mondiale e la sua galleria di leggende perdono un altro protagonista: a 78 anni è morto Franz Beckenbauer. Der Kaiser è scomparso ieri, ma la famiglia ha comunicato la notizia solamente oggi. Icona come libero e leader difensivo del Bayern Monaco negli anni ’60 e ’70, ha conquistato ogni trofeo con i bavaresi con la fascia di capitano al braccio. Due volte Pallone d’Oro (1972 e 1976, primo difensore vincitore), volò negli States per unirsi ai New York Cosmos nell’esperimento NASL quasi al tramonto della carriera. Con la Nazionale ha vinto il campionato europeo 1972 e il Mondiale casalingo 1974, sempre come capitano.
Divenne commissario tecnico della Germania Ovest nel 1984 e guidò la Nationalmannschaft alla sconfitta in finale di Messico ’86. Non riuscì a centrare il successo nemmeno nell’Europeo casalingo 1988, ma si rifece in Italia nel 1990: solo Mário Zagallo (e in seguito Didier Deschamps) è stato capace di vincere la Coppa del Mondo sia come giocatore che come ct. Potente e rispettato dirigente del Bayern, di cui ha rappresentato un simbolo per tutta la vita, viene ricordato dai tifosi azzurri per la semifinale Italia-Germania 4-3: portò al termine “La Partita del Secolo” con un’improvvisata fasciatura alla spalla infortunata. Beckenbauer era già di diritto tra i campionissimi del pallone, di ogni tempo.