NICOLA PRIMA DI ATALANTA-EMPOLI. “Abbiamo lavorato bene in settimana, in cui abbiamo cercato di limare tutti i dettagli possibili. La difesa per noi è sempre di squadra, mai solo i singoli, e soprattutto il primo a difendere deve essere il centravanti. Naturalmente quello difensivo è un aspetto importante ma non può essere l’unico. Abbiamo provato ad ottimizzare la nostra aggressività con lo scopo di recuperare palla il prima possibile. Poi va affinata anche la fase offensiva, perché quando recuperi palla serve sapere cosa farne.
L’AVVERSARIA DI TURNO. “L’Atalanta ha grandi qualità e non lo scopriamo oggi. Non è un caso che abbia realizzato più di 380 gol in cinque anni, nel complesso sono una squadra che ha pochi punti deboli. Dispongono di una rosa ampia in ogni reparto e possono permettersi di ruotare tanti giocatori senza cambiare la qualità e l’efficacia del gioco. Va detto, l’Atalanta è un punto di riferimento per chi ama il calcio”.
OBIETTIVI E FINALE DI STAGIONE. “Io penso alla mia squadra, non al calendario o ai calcoli sulle altre squadre. La strada che dà sempre risultati è quella del lavoro. In questo momento ogni partita e ogni punto diventano determinanti, a prescindere dall’avversaria che si affronta. Quella di domani è una gara delicata, ma sono convinto che al netto del risultato ci sarà da lottare fino alla fine. La corsa salvezza? Se non ci fossero queste emozioni non potrei allenare…”
SINGOLI. “Caputo sta come Shpendi, entrambi stanno facendo vedere che hanno voglia di contribuire ad un traguardo storico. Tutti i ragazzi, non solo loro due, sono concentrati e pensano solamente all’obiettivo finale. L’infortunio di Cerri pesa personalmente ad Alberto, che stava vivendo un momento in cui riusciva ad incidere sotto tanti punti di vista. Noi “perdiamo” una pedina ma ora ho la possibilità di far giocare di più altro giocatori”.