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Un Empoli duro a morire: e Zanetti non si vergogna del ‘catenaccio’

Nel dopo gara del Meazza contro il Milan, il tecnico azzurro non ha esitato ad ammettere che certe partite vanno giocate anche in trincea

Le barricate non si fanno. O forse sì. Paolo Zanetti ha una teoria molto convincente a riguardo, soprattutto quando l’avversario di turno è decisamente più forte. Il Milan dei campioni d’Italia andava affrontato così, non certo a viso aperto.

I suicidi calcistici sono tanti nella storia del calcio, ma il tecnico dell’Empoli ha capito anzitempo che per una volta occorreva mettere da parte lo spirito arrembante e soffrire davanti a Perisan (anche venerdì tra i migliori).

Tattica vincente, anche se in diverse occasioni gli azzurri hanno rischiato di capitolare. Ma così va il calcio: Mourinho, col ‘pullman’ davanti, ha posto le basi a Barcellona per vincere una Champions. Perché non dovrebbe farlo una provinciale alla Scala del calcio? Bene, Zanetti, continua così: la strada è quella giusta.

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