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ESCLUSIVA – Belleri in Japan: “Grazie a Gustinetti. Applausi al club”

L’ex difensore dell’Empoli Manuel Belleri ripercorre per i nostri lettori la sua esperienza in Toscana: l’intervista esclusiva di CalcioEmpoli, che lo ha contattato in Giappone

Arrivi a Empoli nel 1999, dopo aver militato solo in C fino a quel momento. Com’è avvenuto il trasferimento in azzurro e cosa pensasti di quel salto?

Elio Gustinetti, che avevo avuto al Lumezzane, mi portò con sé a Empoli. La squadra toscana è stata una piazza importante per me e avevo studiato la storia della squadra prima del mio arrivo. Una società che puntava tanto sui giovani e per questo rappresentò uno stimolo ulteriore“.

Gustinetti, Baldini (soprattutto) e infine Perotti. La figura di questi tecnici che ti hanno guidato a Empoli.

Con Silvio Baldini fu un’esperienza incredibile, senza nulla togliere agli altri. Con lui iniziai a giocare, mi trasmise grande forza mentale: un profilo che non ho più ritrovato nella mia carriera“.

Nel giro di tre anni ti ritrovasti dalla C1 alla Serie A: quali emozioni provasti per quella grande soddisfazione?

Lo vissi come un trampolino di lancio, i cui meriti sono da suddividere tra me e l’Empoli, che mi ha permesso di dimostrare le mie potenzialità e in cui ho vissuto nel migliore dei modi con la piazza e i tifosi. Così come lo era stato in precedenza a Lumezzane“.

Il bilancio della tua esperienza in maglia azzurra.

Molto positivo. L’unico rammarico è dato dalla retrocessione alla seconda annata di A, che mi lasciò spiacevoli sensazioni. Per il resto, un’avventura incredibile e bellissima, sotto tutti i punti di vista“.

Il compagno di squadra più talentuoso del periodo empolese.

Sicuramente, Antonio Di Natale. Incredibile a livello tecnico, spiccava decisamente su tutti gli altri. Ma non dimentico certo Massimiliano Cappellini“.

L’avversario che hai ammirato e/o che ti ha creato le maggiori difficoltà nell’affrontarlo.

In generale, i brevilinei. Ad esempio, Fabrizio Miccoli. Ma Zlatan Ibrahimovic, con la sua grande forza e le sue capacità di movimento nonostante la stazza, merita di essere menzionato“.

Sei rimasto in contatto con la città e gli ex compagni di quel periodo a Empoli?

Con Massimiliano Cappellini, che lavora tuttora per conto dell’Empoli. Con gli altri ci siamo purtroppo un po’ persi, però ogni tanto sento Emílson Cribari e Totò Di Natale“.

Hai chiuso la carriera agonistica nella SPAL 2011-12: quale il tuo rapporto con il calcio in questo decennio, considerando l’incarico con il Milan?

Sì, lavoro come direttore tecnico per conto del Milan. Nei primi due anni del post carriera mi staccai un po’ dal calcio, poi ho ripreso. Gioco ancora e mi alleno regolarmente, guardo tantissime partite: resto sempre attivo ed aggiornato sulla situazione del momento“.

Il tuo parere sull’Empoli di oggi.

Seguo tantissimo l’Empoli, maglia a cui sono rimasto legatissimo. Una grande società con un occhio di riguardo per i giovani, affinché possano crescere in un clima ideale: stesso discorso per un giocatore che magari desidera rilanciarsi dopo un momento meno positivo. Ho ammirato e ammiro tuttora tantissimo tutto ciò che ha fatto la dirigenza, in particolare il presidente Fabrizio Corsi, per rendere la società un punto d’approdo importante“.


IL PROFILO.

Manuel Belleri è nato a Gardone Val Trompia (Brescia) il 29 agosto 1977. Esterno destro difensivo, viene lanciato dal Lumezzane nella seconda metà degli anni Novanta. Qui conosce il tecnico Elio Gustinetti, che decide di portarlo con sé a Empoli in B. Con la casacca azzurra vive cinque stagioni – tre in B e due in A – con 169 presenze e 6 reti in gare ufficiali. Nel 2004 lascia la Toscana e prosegue tra alterne fortune in massima serie, indossando i colori di Udinese, Lazio (vince la Coppa Italia nel 2009, seppur da protagonista marginale), Atalanta e Bologna. Chiude a Lecce (promozione in A nel 2010) e infine in C1 con la SPAL. Dal 2015 lavora come direttore tecnico in Giappone, per conto del progetto giovanile targato Milan. Vive a Ginza, distretto di Tokyo.

® RIPRODUZIONE RISERVATA


LE INTERVISTE AGLI EX AZZURRI GIÀ PUBBLICATE:

 

 

 

 

 

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