LA SOSTA DARÀ UNA MANO. «Le sensazioni sono positive perché la squadra ha avuto modo di lavorare con costanza in settimana e alcuni ragazzi meno impiegati mi hanno fatto vedere buone cose. Sono felicissimo dell’arrivo della sosta per le Nazionali, che per noi sarà un momento da sfruttare nel migliore dei modi. Abbiamo bisogno di lavorare anche mentalmente con tutto il gruppo, cercando di trovare continuità nell’arco della partita come fino ad oggi è successo troppe poche volte».
I PENSIERI SU FROSINONE. «Gli avversari hanno impostato la gara come piacerebbe facessimo anche noi, andando in crescendo col passare dei minuti. Ciò non toglie che la nostra prova a Frosinone sia stata positiva, soprattutto nel primo tempo. Ci è costato caro il blackout di 20/25 minuti in cui abbiamo subito due gol, che per una squadra come la nostra è inconcepibile. Noi dobbiamo pensare di essere propositivi sempre, se serve anche spregiudicati, ma non di giocare per “limitare i danni”».
LA FORZA DEL NAPOLI E LE DEBOLEZZE AZZURRE. «Ci piace sempre confrontarsi con formazioni più forti perché ci fanno capire come possiamo migliorare e limitare gli errori. Debolezze quando subiamo gol? Credo che si debba guardare caso per caso. Come detto a Frosinone abbiamo staccato la spina, ma per esempio a Firenze la squadra è sempre stata sul pezzo. Non so che Napoli troveremo, ma so che Garcia è un grande allenatore. Tutti si aspettano un campionato come quello scorso e forse stanno risentendo di aspettative così alte».
SINGOLI: «Il ballottaggio Berisha-Caprile c’è ogni settimana e tocca al nostro preparatore decidere di gara in gara chi è in migliore condizione. Kovalenko sta crescendo tanto, veniva da un periodo di inattività e sta trovando la sua condizione. Maleh è un giocatore importante, come lo è Fazzini: in questa squadra c’è bisogno di tutti. A loro chiedo di proporsi e di attaccare gli spazi anche senza palla, fondamentale che nelle ultime due gare è venuto a mancare».