RITORNO AL GOL DOPO DUE ANNI. Quello siglato al Maradona sarà per Viktor Kovalenko. E non solo perchè ha permesso al suo Empoli di espugnare il fortino del Napoli, ma anche e soprattutto per le recenti avventure vissute dal centrocampista ucraino. Che di fatto, nei primi mesi di campionato, è stato un oggetto misterioso. Approdato in Toscana a fine agosto, e con una condizione fisica da ritrovare, ha collezionato una manciata di minuti a inizio settembre per poi tornare in campo con l’Udinese a inizio ottobre. Lunedì scorso un quarto d’ora a Frosinone, prima dell’ingresso con rete di domenica. Per Kovalenko si tratta per l’altro del primo gol in oltre due anni: l’ultimo, e fino all’altro ieri unico in Serie A, lo aveva siglato in maglia Spezia a ottobre 2021.
ORA LA SVOLTA? Nelle qualità del centrocampista classe ’96 l’Empoli, e in particolare Andreazzoli, ha sempre creduto. D’altronde non si collezionano per caso 200 presenze in maglia Shakhtar Donetsk, con diversi gettoni e reti anche nelle coppe europee. L’approdo in Italia in maglia Atalanta non era stato felicissimo, meglio invece il biennio allo Spezia con 47 presenze. E ora cosa succede? Un giocatore come l’ucraino in condizione può insidiare tutti i centrocampisti ad oggi titolari, oltre a rappresentare una possibile arma anche sulla trequarti. Andreazzoli lo sa e sfrutterà la sosta per capire quale giocatore potrà essere più utile alla causa. E lo farò con un Kovalenko in più.