ETICHETTA. “Sono grato alla Turchia che, prima con l’Adanaspor e ora con la Nazionale, mi sta regalando una nuova fase della carriera dopo che il calcio italiano mi aveva girato un po’ le spalle. Sono stato etichettato come freddo e presuntuoso: semplice riservatezza e rispetto dei ruoli“.
RISULTATI. “La Federazione mi aveva chiesto di qualificarci per gli Europei e poi per i Mondiali, dare una mentalità vincente e aiutare un processo di crescita. A qualificazione continentale conquistata, ho ricevuto una telefonata da Erdogan: mi ha ringraziato, perché in Germania troveremo a sostenerci una grande comunità turca che vive e lavora lì. Ho sentito Spalletti: è sempre stato il mio tecnico preferito. Sarebbe bello organizzare a marzo un’amichevole tra Italia e Turchia“.