“La mia storia è molto importante per me perché sono nato in Italia, a 4 anni sono andato in Ghana perché i miei nonni vivevano lì. sono andato per vedere da dove venivo, la cultura, le mie radici. E questo è molto importante per me, mi ha aiutato molto per crescere come persona e come essere umano perché è positivo vedere da dove vieni e andare lì dai tuoi nonni. Ho imparato tanto e quando sono tornato in Italia mi sentivo più formato come uomo”.
“Quando mi guardo indietro sono molto orgoglioso di questo percorso che sto ancora vivendo. Mi guardo indietro e sono orgoglioso perché quando ho iniziato noi giocavamo senza scarpe, mentre adesso sto giocando in un grande campionato come la Serie A. Quando ero in Ghana e quando ero con tanti giovani calciatori, con i miei amici, e andavamo a giocare senza scarpe. Eravamo lo stesso felici, semplicemente perché giocavamo a calcio. E questa è una cosa che ti migliora come calciatore e come persona. Questa è la cosa più importante. Ogni volta che sono in un grande stadio mi guardo indietro perché questo è ciò che mi ha reso la persona che sono oggi”.