“Io non ho lasciato l’Empoli: ho accettato il Cagliari. Trattativa lunga? Sì, perché le due società coinvolte si sono comportate in maniera seria e rispettosa. Lavorare in quest’Isola rappresentava un desiderio latente. Si tratta di una piazza che mi ha sempre affascinato, da quando ho iniziato ad allenare“.
“Ranieri? Ci eravamo sentiti prima della fine del campionato: mi ha scritto un pensiero che porto nel cuore. Subentrare a lui su questa panchina è un onore per me“.