I saluti di Accardi: “Empoli come una seconda casa per me”

L'ex diesse azzurro saluta Empoli dopo dodici anni: "Molto più di un'esperienza professionale. Un enorme grazie a Fabrizio Corsi"

LE PAROLE DI PIETRO ACCARDI. Un saluto commosso e sincero, perché dodici anni non possono certo essere dimenticati in un paio di giorni. “Dodici anni non si cancellano – dice Pietro Accardi, come riportato sulle colonne della Nazione -. Dodici anni che hanno rappresentato per me molto più che un’avventura professionale. Empoli è stata casa, passione, emozione e calore. In azzurro ho trascorso stagioni indimenticabili e forse irripetibili per la storia di questo magnifico club. E tutto questo si è concretizzato grazie in primis a Fabrizio Corsi. Il presidente mi ha accolto da giocatore e mi ha passo passo trasformato in dirigente”.

L’OPPORTUNITA’. Mi ha offerto le chiavi del mondo Empoli senza mai farmi mancare nemmeno per un istante il suo supporto e la sua stima umana e professionale. A lui va tutta la mia più sincera riconoscenza, ma oggi ci tengo a ringraziare tutti coloro i quali hanno condiviso anche solo una parte del mio lungo percorso di vita in azzurro. Rebecca e tutta la famiglia Corsi e ogni singolo dirigente o amico dell’Empoli – conclude –. Da oggi entrambi volteremo pagina. Svestiró i panni del dirigente del club, ma mai quelli dell’amico e del primo tifoso. Forza Azzurro. Sempre”.

 

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