PROVVIDENZA. Nella salvezza dell’Empoli c’è la firma indelebile, in grassetto, di M’Baye Niang. Un contributo decisivo dell’attaccante francese, arrivato in punta di piedi e tra qualche scetticismo nel mercato di gennaio dopo la prima parte di campionato vissuta in Turchia. Sei gol in quattordici presenze, un bottino di tutto rispetto ma che nasconde il “valore” delle reti realizzate. Ben cinque delle sei marcature hanno infatti portato punti alla squadra: ad eccezione del gol contro la Salernitana, ogni altra rete è servita a raccogliere un risultato positivo: pareggi contro Fiorentina e Udinese, vittorie con Sassuolo, Torino e Roma.
RETI PESANTI. A questo va aggiunto che quattro gol sono arrivati dal dischetto ma soprattutto che quattro reti sono state siglate negli ultimi cinque minuti di partita. A Salerno al minuto 88, col Torino e con la Roma addirittura al 93′, ma anche con l’Udinese il gol di Niang era arrivato al 91′. Una vera e propria “zona Niang” potremmo ribattezzarla, al posto della più celebre Zona Cesarini. Un riscatto personale anche per l’ex Torino che dopo stagioni di alti e bassi potrebbe aver finalmente ritrovato la sua dimensione in uno dei top 5 campionati europei.