“Credo che l’avversario sia sempre l’incognita maggiore, io il mio Empoli lo conosco bene. Ne conosco gli interpreti, so che mi danno per quanto fanno, a prescindere da chi viene scelto per iniziare la gara, con la certezza che chi non è stato scelto mi darà poi”.
“Bisogna fare i conti con l’avversario, che è di grande qualità e conosce benissimo lo spartito da interpretare: hanno individualità di spicco, l’ambiente, il favore che porta l’ultima gara. Sappiamo di dover fare una gran bella partita per uscire contenti da questo stadio“.