Andreazzoli: “Dobbiamo alzare ancora l’asticella”

Le parole di Andreazzoli alla vigilia della gara con l'Atalanta: "L'obiettivo è crescere ancora. Ma intanto abbiamo trovato consapevolezza"

ASTICELLA ANCORA PIU’ ALTA. “Non dobbiamo pensare di essere “arrivati”, serve alzare ancora l’asticella. C’è da sistemare ancora dei dettagli, qualcosa è stato fatto nelle ultime settimane ma non siamo al nostro massimo. A Firenze io ho visto una grande squadra già dai primi minuti, poi il risultato è stata la logica conseguenza di quanto fatto in campo. Adesso c’è un altro impegno complicato contro una squadra da primi posti. Ma d’altronde questa è la Serie A: non esistono partite facili. La squadra ha ritrovato solidità difensiva e quello è sicuramente uno dei segnali che più mi è piaciuto lo scorso lunedì. Cambio di mentalità nella sosta nazionali? Abbiamo lavorato duramente, come credo facciano tutte le squadre. La differenza la fa la testa, da quella passa tutto: l’impegno, la voglia di sacrificarsi. Senza quella non puoi stare in massima serie”.

LA FORZA DELL’ATALANTA. “Indubbiamente l’Atalanta ha qualità importanti e nel complesso è più forte di noi. Toccherà a noi avere le qualità per provare ad abbassare il livello degli avversari. Ciò nonostante non dobbiamo esimerci dal provare a fare un ulteriore passo avanti. Mi piacerebbe riuscire a difendermi nella metà campo avversaria per più tempo possibile”.

I SINGOLI.Luperto è una persona incredibile e sta dimostrando di avere anche delle grandi qualità. A lui ho detto che deve essere ambizioso e non accontentarsi mai di ciò che fa in campo. Lui ha il tempo dalla propria parte ed è un ragazzo su cui punto molto: vedergli fare passi avanti per me sarebbe una grande soddisfazione. Cambiaghi e Cancellieri a Firenze hanno dato tanto, ma non sono gli unici giocatori validi. Caputo, Destro, Shpendi: ho tanti giocatori importanti davanti. Tutto sta nell’atteggiamento e nella mentalità e io so che ognuno di questi calciatori può dare tanto all’Empoli.

LA VISITA DI SPALLETTI. “A Luciano io devo tantissimo. Di lui ho apprezzato il suo essere come persona e sono contento di vederlo in un ruolo così importante. Per i ragazzi è stato emozionante, lui ha grande umiltà e pensa di essere di disturbo, ma ad Empoli sarà sempre il benvenuto.”

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